Evento, filosofia pubblica

Fake news e Post-verità

Sono aperte le iscrizioni al laboratorio filosofico su Fake news e Post-verità.

Non sono necessarie conoscenze filosofiche pregresse: sarà un momento di discussione guidata a partire dall’esame di alcune questioni del nostro tempo.

Ascolta qui una breve presentazione del corso:

consigli di lettura

Postverità di Lee McIntyre (Utet 2019)

Come siamo arrivati all’epoca della post-verità, nella quale i “fatti alternativi” rimpiazzano i fatti reali, e i sentimenti hanno maggior peso dell’esistenza?

Che cos’è esattamente la post-verità?

Un’illusione di massa o una menzogna audace?

Analizzando esempi recenti tratti dalla vita politica americana, ma per i quali è facile trovare un corrispettivo nella politica italiana – affermazioni gonfiate sulla dimensione della folla all’inaugurazione di Trump, statistiche fasulle sulla criminalità e accuse infondate sul voto popolare del 2016- McIntyre spiega come la post-verità non sia semplicemente un tentativo di ingannarci, ma una vera e propria affermazione di supremazia ideologica. 

La post-verità, però, non è iniziata con le elezioni del 2016, ma affonda le sue radici nel negazionismo scientifico, nei pregiudizi cognitivi e nel postmodernismo e si verifica ogni volta in cui le parti interessate cercano di convincere gli altri a credere in qualcosa che si basa sui loro interessi ideologici, anche se fatti ed evidenze non lo sostengono.

La situazione prospettata è oggettivamente preoccupante, anche a causa del declino dei media tradizionali e l’ascesa dei social media che favoriscono la diffusione del fenomeno, ma McIntyre chiude lasciando un barlume di speranza: la post-verità si può combattere, e il primo passo per farlo è capire da dove proviene.

Lee McIntyre è ricercatore presso il Centro di filosofia e storia della scienza dell’Università di Boston e docente di Etica presso l’Harvard Extension School.

(dalla pagina dell’editore, Utet 2019)

Evento, filosofia pubblica

Post-verità e Fake news: laboratorio filosofico online

Si inizia venerdì 9 aprile, per cinque serate ragionemeremo insieme sul concetto di verità e i suoi nemici.

Non sono richieste conoscenze filosofiche pregresse!

Per info scrivi a info.filosoficamente@gmail.com o vai sul sito Auser Cremona: http://www.auserunipopcremona.it/corsi/fake-news-e-post-verita-la-sfida-odierna-alla-nozione-di-verita/

consigli di lettura, filosofia pubblica

Stronzate. Un saggio filosofico

Di Harry Frankfurt, On Bullshit, 1986; trad. it. di M. Birattari, Rizzoli 2005.

«Mai dire una bugia quando puoi cavartela a forza di stronzate»

(E. Ambler, Dirty Story, The Bodley Head, 1967, p. 25)

 

In questo pamphlet, il filosofo statunitense Harry Frankfurt ci introduce la distinzione tra bugie, falsità e le Bullshit, stronzate. La distinzione non è di poco conto e presuppone un diverso rapporto con la ‘verità’.

stronzate

“Dire una bugia è un’azione con un fine preciso. Ha lo scopo di inserire una particolare falsità in un punto specifico di un insieme o di un sistema di valori […] chi dice una bugia si sottomette le costrizioni oggettive imposte da ciò che lui stesso considera la verità. Il bugiardo non può non preoccuparsi dei valori di verità. Per inventare qualunque bugia, deve credere di sapere che cosa è vero.” (p. 49)

Diversamente dal bugiardo, chi dice stronzate non si preoccupa affatto della verità. L’unica cosa che gli/le preme è ottenere i suoi scopi. Per questo inventa, sovverte la realtà. Non si impegna a contraffare il vero, semplicemente lo ignora totalmente, non se ne cura.

Da qui il monito di Frankfurt: “A causa di un eccessivo indulgere in quest’ultima attività, che implica il fare asserzioni senza prestare attenzione ad alcunché, tranne che a ciò che fa comodo al proprio discorso, la normale abitudine di badare a come stanno le cose può attenuarsi o perdersi”. Per questa ragione, ci avverte il filosofo, “le stronzate sono un nemico della verità più pericoloso delle menzogne” (pp. 57-58).

 

consigli di lettura

Distrazione e diversivi: le nuove frontiere della censura contemporanea

Consigli di lettura: Margaret E. Roberts: Censored: Distraction and Diversion Inside China’s Great Firewall, Princeton University Press, Princeton, NJ, 2018.

In questo studio Margaret Roberts analizza l’utilizzo della censura nella Cina contemporanea, rivolgendo particolare attenzione all’informazione via internet. Roberts ci spiega che il tradizionale concetto di ‘censura’ è oggi superato da quella che lei ricostruisce essere una strategia più complessa ed efficacie in termini di manipolazione e controllo dell’opinione pubblica, la strategia delle tre “f”:

fear”: paura, intimidazione delle voci più critiche;

friction”: attrito, non è vera e propria censura, l’accesso alle informazioni considerate scomode per il governo non viene del tutto impedito ma reso molto difficile;

“flooding”: inondazione, si inonda il web di notizie false o non rilevanti, non ostili al governo, così che la maggioranza degli utenti si accontenti di ‘subire’ quelle e non vada oltre. È una sorta di distrazione di massa.

L’analisi di Roberts è rivolta prevalentemente alla Cina contemporanea del Great Firewall, ma la studiosa rileva come fenomeni simili si stiano diffondendo anche altrove e in altri governi, rendendo la questione del controllo della (dis)informazione (fake-news, propaganda, notizie irrilevanti attira-attenzione, ecc.) LA questione oggi per la sopravvivenza stessa della democrazia.

Censored

Premi e riconoscimenti:

  • Co-winner of the 2019 Goldsmith Book Prize for Academic Books, Shorenstein Center on Media, Politics and Public Policy at the Harvard Kennedy School
  • One of Foreign Affairs’ Picks for Best of Books 2018
Evento

LABORATORIO FILOSOFICO: VERITÀ, POSTVERITÀ, PIÙ VERITÀ?

19 dicembre 2018 _ Istituto Orsoline di San Carlo (MI) 

Appuntamento all’Istituto Orsoline di San Carlo (MI). Con i ragazzi di terza e di quarta liceo discuteremo di Post-Truth (che cosa significa ‘post-verità’? Il nostro tempo può essere definito l’epoca della postverità? per quali ragioni? ecc.).

Parleremo quindi di Fake-News: esamineremo alcuni casi celebri, più e meno recenti, di notizie false, e ragioneremo sulle caratteristiche e le cause di un fenomeno oggi in espansione.

Con i ragazzi di quinta porremo invece a confronto due paradigmi differenti di verità: le teorie corrispondentistiche della verità e le teorie epistemiche. Esamineremo e discuteremo le ragioni di chi sostiene una teoria epistemica della verità, e quelle di chi per contro sostiene una concezione della verità come corrispondenza.

Post-truth meme

Evento

LABORATORIO FILOSOFICO: VERITÀ, POSTVERITÀ, PIÙ VERITÀ?

23 ottobre 2018 _ Liceo Scientifico A. Calini di Brescia

Con i ragazzi del Calini (BS) si è discusso di Post-Truth (che cos’è e se la nostra epoca può essere definita l’epoca della postverità) e di Fake-News: abbiamo esaminato alcuni casi celebri, più e meno recenti, di notizie false, e ragionato sulle cause di un fenomeno in espansione.

Dopo aver riflettuto su alcune delle ragioni per le quali le notizie false hanno così facile presa su tutti noi, ci si è chiesto se smentire le bufale fosse inutile o meno e abbiamo commentato una citazione di Francesco Bacone:

«L’intelletto umano, una volta soddisfatto di una determinata concezione (o perché ricevuta e creduta o perché da essa soddisfatto), cerca di portare tutto il resto a suffragarla e ad accordarsi con essa. Anche se la forza e il numero delle istanze contrarie è maggiore, non ne fa conto o le sdegna o le rimuove e le respinge a forza di distinzioni, non senza grave e pericoloso pregiudizio, pur di mantenere inviolata l’autorità delle sue prime concezioni» (F. Bacone, La grande instaurazione, 1620, Aforisma XLVI).

Si è concluso il laboratorio con un esercizio di ‘debate’, chiedendo ai ragazzi di argomentare (e poi ribattere agli avversari) a favore e contro l’affermazione “è giusto regolamentare l’informazione per porre un freno alla diffusione delle Fake-News?”.

Post-truth meme

Evento

LABORATORIO FILOSOFICO: FAKE-NEWS E POST-VERITA’

23 ottobre – 4 dicembre 2018 _ Liceo Scientifico A. Calini di Brescia

La questione:
In un’epoca in cui il fenomeno delle ‘fake news’ irrompe nelle dinamiche dell’informazione e gli addetti stampa dell’amministrazione Trump invocano la licenza di parlare di “fatti alternativi”, la questione della verità si impone all’attenzione del dibattito pubblico. Ci si interroga sulla possibilità stessa di distinguere tra vero e falso, tra universale e relativo, tra fatto e opinione. A questo riguardo, il lavoro filosofico si mostra più che mai prezioso per comprendere i diversi elementi in gioco quando si parla di ‘verità’ ed individuare i suoi possibili nemici.

Programma:
Martedì 23 ottobre 2018_ ll dibattito all’epoca della Post-Truth
“Fatti alternativi” e “Post-Truth”: la crisi di un paradigma di verità.
“Fake news”: verità o libertà? È giusto intervenire?

Martedì 6 novembre 2018 _ Paradigmi della verità a confronto
Fatti o interpretazioni?
Teorie corrispondentistiche vs. teorie epistemiche della verità.

Martedì 27 novembre 2018 _ La verità si fa social. Epistemologia sociale e politica della verità
Il numero fa la forza, fa anche la verità? La dimensione sociale della conoscenza e il suo rapporto con la verità.

Martedì 4 dicembre 2018 _ I nemici della verità: la sfida dello scetticismo e del relativismo
Dal sogno di Cartesio ai cervelli in una vasca di Putnam: le sfide dello scettico e le possibili risposte.
I diversi modi del relativismo: culturale, epistemico, o morale?

 

Artemia-Group-David-Gil-Un-Manifesto-per-La-Verità-G2-1024x575

(Immagine di Artemia Group, Un poster per la verità)